The three one-act plays presented here are the nucleus of a larger project tended to present the work of this highly original author, active until the 70s of last century. secluded and is attended by the "Nouveau Théâtre" French, better known as "Theater of the Absurd," Jean Tardieu unfortunately is almost unknown to the Italian public. Fama
negatagli perhaps an extreme eclecticism mixed with a huge experimental curiosity that made him less "recognizable" by other authors, most designed to make "monumental" their work through the repetition of certain technical solutions and a complacent contemplation, obsessively hypnotic, of the inevitable conundrum of life. Perception
sharply presente in tutte le opere del nostro autore, ma sempre intimamente unita ad un senso di responsabile accettazione e mai disgiunta dall’intuizione di una possibile rigenerante resurrezione spirituale.
[ In un mondo dove tutto tace sotto la minaccia di una spaventosa assenza – scrive Tardieu – l’uomo, un tempo cullato dalla voce degli Dei, si ritrova solo, costretto a raccogliere la sfida lanciata dalle oscure forze della distruzione ed a ricostruire la propria immagine partendo dalle estreme soglie del nulla. ]
Ed in un altro scritto l’autore sostiene: [ L’essersi spesso fermati al sensibile, all’immediato, l’aver diffidato di ogni traviamento, …, l’essersi accontentati di far scivolare il riflesso di un inconoscibile incendio sulle figure di tutti i giorni non è una fuga davanti all’illimitato, né una disfatta, né una rinuncia. In questa volontà di esattezza è incluso il presentimento del dramma universale. …] Meglio ancora: [ la famosa “misura” e la famosa “ragione” prendono le mosse dalla preventiva valutazione della dismisura e della irragionevolezza del mondo. Il problema è sapere se si accetta o se si rifiuta. … Una sorte di fierezza metafisica ci ha impedito un consenso considerato malsano ].
Photo: Gustavo Piccinini
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